30 maggio, Medio Oriente. Lo hanno chiamato con nomi lunghi e complessi, alfanumerici ma molto evocativi: Worm.Win32.Flame, “Flame”, sKyWIper.
E’ il più sofisticato virus mai creato fino ad ora.
E’ stato scovato in alcuni computer in Medio Oriente, ma nessuno può dire se l’infezione sia arrivata fino in Europa o oltre.
Il malware (contrazione di “malicious software”, creato solo per spiare o fare danni) riesce a tenere sotto controllo microfono, tastiera, schermo, tutte i tipi di connessione, porte Usb e Bluetooth. Tramite gli ultimi tre elencati è in grado di raccogliere informazioni dai dispositivi connessi al computer infetto, come cellulari o macchine fotografiche.
Kaspersky, la famosa azienda di antivirus, non ha dubbi: è stato prodotto da qualcuno che aveva un budget ingentissimo, probabilmente offerto da uno Stato nazionale, e neanche piccolo. Inoltre la modalità di raccolta è strana: Flame non si limita a raccogliere qualche informazione mirata, ma copia e prende tutto quello che c’è. Da qui l’intuizione che chi ottiene quella mole di dati è in grado di gestirli. Per farlo servono un’intera agenzia e una banda larga efficiente. Sembra che il virus sia attivo da due anni e i maggiori esperti danno tutti il proprio contributo.
Dal laboratorio ungherese Crysys hanno detto: “SKyWIper è certamente il malware più sofisticato che abbiamo incontrato durante la nostra attività, probabilmente è il più complesso malware mai visto”.
Mr. Kamluk, principale esperto di malware per il Kaspersky Lab: “Una buona quantità di stringhe di testo che siamo riusciti ad estrarre sono scritte in ottimo inglese, ma non ci dice molto”.
Ovviamente tra i sospettati principali vi sono Stati Uniti e Israele, soprattutto pensando che le infezioni maggiori sono state trovate in Iran.
Non sembra esservi pericolo per la maggior parte degli utenti, poiché i casi di contagio sono stati pochi (389 accertati) e mirati.
Per finire un indizio complica ancora di più la faccenda: “Alcune parti sono scritte in LUA, un linguaggio utilizzato di solito per i giochi” (Mr. Kamluk).
Vittorio Nigrelli